È incazzato il vescovo di Lugano Piergiacomo Grampa. A farlo andare su tutte le furie è un opuscolo di promozione degli Europei di calcio prodotto dell’Ente turistico nel quale la croce reffigurata nella bandiera svizzera viene interpretata come un più, inteso come simbolo matematico.
"Da rimanere veramente allibiti, sconcertati e pure umiliati di fronte a tanta banalità e dabbenaggine, che ignora completamente la nostra storia", scrive il Monsignore nell’editoriale del suo giornale.
Sulla banalità e superficialità in generale di alcune campagne e trovate pubblicitarie si potrebbe anche essere d’accordo con Grampa.
Sarebbe però altrettanto interessante che il vescovo prendesse posizione in modo così fermo pure rispetto alle operazioni di marketing della chiesa e alle banalità dei proseliti dei suoi compagni di fede.
Tanto per citare alcuni esempi, si può far riferimento all’appello della chiesa cattolica ai tifosi polacchi affinché "sostengano con le loro preghiere i giocatori" oppure la campagna pubblicitaria: "Chiesa-08 in campo da 2008 anni".