Una vignetta del diavolo di qualche tempo fa li aveva soprannominati "Brut e poss", invece si chiamano Trix e Flix, le due mascotte ufficiali dei prossimi campionati europei di calcio.
I loro nomi sono stati scelti da più di 67’000 tifosi austriaci e svizzeri a seguito di una votazione pubblica che ha visto vincere questa opzione col 36,5% dei voti; le altre opzioni erano Zagi e Zigi e Flitz e Bitz.
Se volete saperne di più sulle mascotte create dalla Warner Bros, la multinazionale dell’intrattenimento, segnaliamo il divertente articolo "Amatori di mascotte cercasi" apparso sul blog di swissinfo dedicato ad euro 08…
dal blog di swissinfo:
Trovo l’analisi di Daniele un po’ superficiale, in quanto non tiene conto della funzione archetipico-propiziatoria della mascotte, la quale affonda le sue radici nella notte dei tempi. Le statuette delle prime divinità del paleolitico (penso in particolare alle veneri), l’animale-guida rappresentato nelle pitture rupestri, sono gli antenati degli attuali Trix e Flix, i quali cercano di salvare la dimensione del sacro andata ormai quasi completamente perduta in queste grandi manifestazioni sportive (una volta vere e proprie celebrazioni ordaliche) e rappresentano l’ultimo simbolico baluardo contro lo strapotere economico ed il materialismo globalizzato.
Guardiamo Trix e Flix con un po’ più di attenzione e potremo ritrovare probabilmente, dietro quel sorriso ebete stampato sui loro volti, non tanto la felicità, la positività e il fascino che vorrebbero comunicare bensì, riflesso in quegli occhi per l’appunto “inquietanti” (”che non concedono quiete”), il nostro desiderio di quella felicità, di quella positività e di quel fascino che vorremmo pervadesse la nostra quotidianità e che potremo riconquistare solo oltrepassando la superficie delle cose, abbandonando la nostra razionalità, quindi seguendo Trix e Flix (moderni animali-guida, sciamani del XXI° secolo) nel loro mondo incantato.