‘Trasformeremo i due paesi più sicuri d’Europa – Svizzera e Austria – in un inferno, come l’Iraq o l’Afghanistan’
Al Qaeda minaccia i campionati europei di calcio, in programma fra poche settimane in Svizzera e Austria: "trasformeremo i due paesi più sicuri d’Europa in un inferno, come l’Iraq o l’Afghanistan", si legge su siti internet islamisti. Avvertimenti che vengono presi sul serio dalle autorità: "EURO 2008 è effettivamente un bersaglio evocato dalla rete terroristica", afferma Jürg Bühler, dirigente del Servizio di analisi e prevenzione presso l’Ufficio federale di polizia, in un’intervista pubblicata oggi da La Liberté.
"Stiamo seguendo la situazione molto da vicino. Su internet vi sono accenni riguardo ad attentati durante la manifestazione calcistica, analogamente a quanto successo nel 2006 durante i campionati del mondo in Germania", spiega il funzionario al quotidiano friburghese. "Allora erano stati anche pianificati atti terroristici contro i treni. Ma gli islamisti hanno rinunciato, considerando che le misure di sicurezze fossero talmente elevate che gli attentati non avevano chances di successo".
Secondo Bühler, la Svizzera si sta preparando a tutte le eventualità, collaborando anche con persone molto esperte in ambito internazionale. "A nostro parere questo dovrebbe avere un effetto dissuasivo", ha aggiunto. Intanto però – si legge nell’inchiesta della Liberté – sui forum online fioccano gli appelli agli attentati. "L’ora è suonata per i combattenti della fede: essi devono fare sentire la loro voce", è l’esortazione di uno dei messaggi. Quale grande evento, analogamente ai giochi olimpici, l’EURO 2008 è considerato una piattaforma privilegiata per seminare il terrore, tantopiù che per seguire i 31 incontri in programma fra il 7 e il 29 giugno saranno presenti 2500 giornalisti.
Al Qaeda avrebbe però anche conti in sospeso specificatamente con la Svizzera e con l’Austria. Al primo paese viene rimproverata l’islamofobia: il lancio dell’iniziativa sui minareti non è passata inosservata su Al Jazeera e sugli altri media arabi, scrive il quotidiano friburghese.
L’Austria è invece presente in Afghanistan con 4-5 ufficiali in seno allo stato magggiore della forza internazionale schierata dalla Nato e ha il problema dei due turisti, Andrea Kloiber e Wolfgang Ebner, catturati da "Al Qaeda per il Maghreb islamico" il 22 febbraio in Tunisia. Sono in corso trattative non ufficiali per la loro liberazione: fonti di sicurezza europee anonime citate dalla Liberté sostengono che in questo periodo vengono esercitate pressioni su Vienna affinché risolva al più presto la questione. Anche perché incombe la minaccia di un enorme disastro d’immagine: i terroristi potrebbero giustiziare i loro ostaggi proprio durante l’EURO 2008, una minaccia che preoccupa la UEFA.
La vicenda tiene sulle spine anche la Polizia federale. "Si tratta di un rischio che ci preoccupa molto a pochi giorni dal fischio d’inizio delle competizioni", afferma Bühler. Se gli austriaci "risolvessero questo problema, che è prioritario, il nostro dispositivo di sicurezza ne uscirebbe rafforzato". Secondo il funzionario comunque gli islamisti implicati nel rapimento non sono direttamente in contatto con le cellule europee di al Qaeda.
Per la sicurezza durante i campionati europei la Confederazione ha stanziato 35,7 milioni di franchi. A questi si aggiunge l’importo della UEFA, che è segreto. Interpellato da La Liberté il portavoce di EURO 2008 ha confermato che non vengono fornite cifre al riguardo, limitandosi ad affermare che la sicurezza è una delle priorità: l’organizzazione ha quindi previsto un proprio dispositivo non solo negli stadi, bensì anche negli alberghi che ospitano le squadre e intorno ai campi di allenamento.