28.05.2008 – La Regione – Passioni dentro e fuori l’Arena


Euro 08: mentre si alza la struttura del maxischermo è pronto il dispositivo che garantirà la sicurezza

Il conto alla rovescia, inesora­bile, prosegue. Con la ‘passione’ crescono però anche l’attenzio­ne e un certo grado di preoccu­pazione per questi ormai immi­nenti Europei di calcio in terra elvetico-austriaca.
Alla Gerra sono iniziati i lavo­ri per il montaggio dell’Ubs Are­na, il grande spazio in cui quasi seimila persone (4500 in piedi, posti gratuiti, e 1200 sedute, al costo di 11 e 16 franchi) potran­no seguire su maxi schermo le gesta dei nuovi paladini dello sport-spettacolo.
Questa iniziativa – che come noto in Ticino verrà proposta solo a Lugano e a Locarno – è stata accolta più che favorevol­mente dalle autorità cittadine. « Condivido appieno il progetto, peraltro assunto dal mio prede­cessore Giovanni Cansani », ci dice il capo Dicastero sport Pao­lo Beltraminelli, che vede in questa soluzione di tipo privati­stico una occasione più che inte­ressante per l’ente pubblico. Ente pubblico a cui invero po­trebbe essere rimproverato il fatto di non aver provveduto ad allestire in proprio spazi di ag­gregazione per assistere alle partite. Ragioni di diritti di dif­fusione, di sicurezza e, nel loro insieme, di costi hanno portato a prediligere la formula ‘Arena’. « A Bellinzona hanno provato
ma, come si è visto, senza esito. E poi – prosegue Beltraminelli – l’Arena è aperta a tutti, crea occa­sioni di lavoro anche per volonta­ri e, elemento importante, non è un bar ».


La sicurezza a Lugano

Appunto: il connubio passio­ne sportiva-alcol (e mettiamoci pure qualche eccesso di patriot­tismo o, peggio, di ‘anti-altri­smo’) alimenta la vera preoccu­pazione di questo grande evento sportivo: la sicurezza, dentro e fuori gli stadi.
Lugano, anche da questo pun­to di vista, è praticamente pron­ta. « Molto è già stato fatto – ci spiega il comandante della Poli­zia Città di Lugano Roberto Torrente –. Le indicazioni di fondo, precise, le ha fornite la stessa Uefa emanando una serie di norme sulla sicurezza che i no­stri agenti già stanno seguendo ». Duplice il livello su cui gli agenti della Cittadina si muove­ranno. Uno a livello locale, per la gestione dell’«ordinario»; l’altro a livello cantonale, nell’ambito del dispositivo Fair Play 08 alle­stito congiuntamente da Polizia cantonale e Polizie comunali, di­spositivo per il quale Lugano ha messo a disposizione 26 suoi agenti.


« Fair Play 08 – spiega ancora

Torrente – da una parte dovrà assicurare il pronto intervento in caso di disordini e dall’altro ser­virà a costituire una riserva a di­sposizione di emergenze in quei Cantoni in cui si disputeranno le partite vere e proprie ». La sicu­rezza all’interno e all’esterno dell’Arena alla Gerra sarà affi­data a un servizio privato a cui però le forze di Polizia pubblica daranno man forte in caso di ne­cessità.
« La presenza della Nazionale svizzera a Cornaredo – valuta il
comandante Torrente – è stata per noi una palestra nel contem­po impegnativa e gioiosa, che ha scaldato i cuori della popolazio­ne. L’Arena sarà invece un vero test, alla presenza delle varie tifo­serie. Il fatto che non si venda al­col e che, essendo equiparata a uno stadio vero e proprio, l’Are­na preveda un sistema di control­lo e di divieto d’accesso per le per­sone diffidate ci fa credere che il pericolo sia ridotto. Noi, in ogni caso, ci siamo preparati per un ri­schio maggiore, addestrandoci per tutti i potenziali stati di allar­me, veri e ‘falsi’, spaziando dal fuoco alla bomba ».


E Fair Play per il Cantone

Tre compagnie per un totale di quasi 200 uomini provenienti dalla Gendarmeria della Polizia cantonale e dalle Polizie comu­nali. Eccolo il contingente di Fair Play 08, il dispositivo realiz­zato in Ticino per gestire la sicu­rezza durante lo svolgimento dei Campionati Europei. Coor­dinato dal Centro di comando di Giubiasco da uno Stato Maggio­re composto dal comandante della Polizia Cantonale Romano Piazzini e dagli ufficiali Capi area, il dispositivo, come detto, assicurerà una prontezza d’in­tervento sul nostro territorio e nel contempo garantirà una ri­serva per emergenze nelle città svizzere in cui si svolgono le competizioni vere e proprie. « Gli agenti che compongono il di­spositivo – ci spiega il maggiore
Decio Cavallini, capo della Gendarmeria – saranno operati­vi 24 ore su 24, distribuiti in tre di­stinti contingenti misti (composti cioè da agenti della Cantonale e delle Comunali) che si alterne­ranno a rotazione ».
Naturalmente i luoghi più ‘presidiati’ saranno proprio quelli delle due Ubs Arene (a Lu­gano e Locarno, dunque), là dove la concentrazione di tifosi alle nostre latitudini sarà mag­giore. A dipendenza dell’evento, però, l’allarme potrebbe, cre­scendo di intensità, diffondersi un po’ ovunque su tutto il terri­torio.
In questo senso lo scontro dell’11 giugno, a Basilea, tra Svizzera e Turchia è di quelli che fanno rizzare le antenne. « Eh sì, quella sarà una sera in cui bisognerà stare molto in guardia ». DF

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