da EURO 2008 Blog VIP di Daniele Mariani
Bideau e Barberis, ce n’è solo per loro! Tocca ora a me riportare un tocco di femminilità in questo mondo così maschilista!
Ho sentito che prima delle partite, nei quattro stadi svizzeri che ospitano l’Euro e sui maxi-schermi disseminati nel paese, sarà proiettato un filmato che denuncia la tratta delle donne.
Volete delle cifre ancor più vertiginose dei burroni delle mie montagne? Secondo il grande ufficio chiamato Organizzazione internazionale del lavoro, circa due milioni e mezzo di persone sono vittime ogni anno della tratta di esseri umani. Sì, avete letto bene, 2,5 milioni! E l’80% di loro sono di sesso femminile. Un commercio che frutta ogni anno circa 35 miliardi di dollari.
Sembrerebbe che tra 1′500 e 3′000 persone siano portate in Svizzera. E sì, anche questo paese pieno di pascoli e di montagne innevate non è risparmiato da questo losco traffico.
È vero, le cifre sono da prendere con le pinze. Due anni fa, in occasione dei Mondiali – sono piccola, ma ho una memoria da elefante – qualcuno aveva avanzato la cifra di 100′000 meretrici pronte ad invadere la Germania e a trasformare il paese in un postribolo gigante. Da dove era piovuta questa bella cifra tonda? Delle ONG, si diceva. E le ONG dove l’avevano pescata? Mmmm… Mistero! In ogni caso dopo il Mondiale la cifra non è mai stata confermata.
Certo, non è importante quante siano le vittime. Anche se non sono 2,5 milioni di persone, ma “solo” 100′000, 10′000 o 10 bisognerebbe alzare la voce.
Ancora una cosa… perché scegliere questo momento preciso per la campagna? Perché i tifosi avrebbero una certa tendenza a sfogare i loro bassi istinti dopo una vittoria della squadra preferita? Gli organizzatori della campagna sostengono, un po’ ipocritamente, che l’Euro è “un’occasione unica per toccare un vasto pubblico eterogeneo e gli uomini in particolare…” Un modo di comunicare soft, insomma.