Pedrazzini: bisogna dar prova di maturità sportiva
«Abbiamo fatto il possibile per garantire tranquillità e sicurezza». Agenti in servizio di giorno e di notte
«Noi abbiamo fatto tutto il possibile, a livello di polizia, per garantire tranquillità e sicurezza a tutti coloro che vorranno vivere in modo festoso l’importante appuntamento sportivo. Francamente, però, speriamo di non aver bisogno di quanto è stato allestito a tutela dell’ordine pubblico: in ogni particolare. Sarebbe comunque sbagliato considerare Euro 08 come un problema di sicurezza. Euro 08, ripeto, rappresenta un grande momento di festa. Chi parteciperà come spettatore, come telespettatore, come sportivo alle partite, allo stadio, davanti ai maxi-schermi o al bar, deve vivere quel momento con lo spirito di chi sta partecipando ad un appuntamento gioioso. Che non deve, invece, essere vissuto come un momento di tensione. Non avrebbe più senso a questo punto, organizzare manifestazioni di questo tipo». A parlare è il direttore del Dipartimento delle istituzioni, Luigi Pedrazzini, a poche ore dal calcio di inizio della partita inaugurale degli Europei che si svolgerà questa sera, sabato, a Basilea e che vedrà di fronte la nazionale svizzera e quella della repubblica Ceca.
I rischi ci sono sempre
«Certo – continua Pedrazzini – non si possono escludere i rischi di qualche disordine e quindi la Polizia cantonale ha fatto tutto quanto doveva essere svolto, in accordo con l’autorità federale ed i dispositivi di sicurezza degli altri Cantoni. L’importante – e non mi stancherò di ripeterlo – è che tutti devono pensare che stanno vivendo un momento di festa». Pedrazzini parlando dell’importante servizio di sicurezza allestito spiega che si è anche interrogato sulla necessità di propagandare le misure che in pratica potrebbero essere lette da qualcuno come una prova di forza, un motivo per alimentare la tensione. Però, occorre pensare anche al cittadino, allo sportivo che magari vuole gironzolare durante le partite nei diversi punti di ritrovo del Cantone: queste persone devono sapere che vi saranno sempre in servizio, di giorno e di notte, pattuglie in divisa ed in civile, pronte ad entrare in azione quando il momento lo richiederà. Pedrazzini fa intendere che è necessaria una maturità sportiva.
Celle per fermi temporanei
Alcuni giornali italiani, nei giorni scorsi, hanno pubblicato le foto delle celle per fermi temporanei che sono state allestite nella Svizzera interna. Il messaggio era chiaro ed era diretto a coloro che magari in occasione di manifestazioni sportive, hanno la cattiva abitudine di infrangere la legge. Anche in Ticino, nel Sopra e Sottoceneri sono state allestite strutture di questo genere che saranno utilizzate in caso di necessità se vi saranno episodi tali da giustificare misure restrittive della libertà. Le persone che finiranno in questi locali vi resteranno sino a quando la loro posizione non sarà chiarita.
Al Giudiziario i casi gravi
In caso di episodi gravi, che giustificheranno l’arresto, le persone interessate verranno trasferite al carcere Giudiziario. Anche in queste strutture, già sollecitate in questi mesi per una serie di avvenimenti legati ad episodi di criminalità comune, ci si è preparati all’eventualità di «arrivi» legati ad incidenti durante la manifestazione sportiva. Tutti, ovviamente, sperano e continuano a ripetere «Che sia una festa dello sport»; però nessuno vuole correre rischi. Lo stesso procuratore pubblico Antonio Perugini ci ha parlato di normale attività della Procura con picchetti rinforzati per far fronte ad ogni evenienza. «La legge – ha sottolineato – sarà applicata in modo inflessibile. Comprese le norme anti hooligans che riguardano pure i giovani, a partire dai 12 anni».
Lettera ai tifosi a rischio
In Ticino ci sono una trentina di tifosi, già conosciuti per una serie di episodi di violenza, che in questi giorni ha ricevuto una lettera dall’autorità:una comunicazione in cui li si invita a mantenere un comportamento corretto durante la lunga manifestazione sportiva. Si tratta di persone che dovranno quindi mantenere, viste le precedenti esperienze, un comportamento tranquillo. In Ticino saranno di stanza tre compagnie formate ognuna da un’ottantina di agenti antisommossa. Alcuni di loro potranno essere impiegati in caso di necessità, oltre San Gottardo. Poi vi saranno gli agenti della Cantonale, delle Comunali, le guardie di confine e gli altri addetti alla sicurezza. Diverse le esercitazioni effettuate. Da sperare che non serva altro.