07.06.08 – CdT – Euro 08 senza tensioni

Pedrazzini: bisogna dar prova di maturità sportiva
«Abbiamo fatto il possibile per garantire tranquillità e sicurezza». Agenti in ser­vizio di giorno e di notte
«Noi abbiamo fatto tutto il pos­sibile, a livello di polizia, per ga­rantire tranquillità e sicurezza a tutti coloro che vorranno vivere in modo festoso l’importante ap­puntamento sportivo. Franca­mente, però, speriamo di non aver bisogno di quanto è stato al­lestito a tutela dell’ordine pubbli­co: in ogni particolare. Sarebbe comunque sbagliato considera­re Euro 08 come un problema di sicurezza. Euro 08, ripeto, rappre­senta un grande momento di fe­sta. Chi parteciperà come spetta­tore, come telespettatore, come sportivo alle partite, allo stadio, davanti ai maxi-schermi o al bar, deve vivere quel momento con lo spirito di chi sta partecipando ad un appuntamento gioioso. Che non deve, invece, essere vissuto come un momento di tensione. Non avrebbe più senso a questo punto, organizzare manifestazio­ni di questo tipo». A parlare è il direttore del Dipartimento delle istituzioni, Luigi Pedrazzini, a poche ore dal calcio di inizio del­la partita inaugurale degli Europei che si svolgerà questa sera, saba­to, a Basilea e che vedrà di fronte la nazionale svizzera e quella del­la repubblica Ceca.

I rischi ci sono sempre
«Certo – continua Pedrazzini – non si possono escludere i rischi di qualche disordine e quindi la Polizia cantonale ha fatto tutto quanto doveva essere svolto, in accordo con l’autorità federale ed i dispositivi di sicurezza degli altri Cantoni. L’importante – e non mi stancherò di ripeterlo – è che tutti devono pensare che stanno vivendo un momento di festa». Pedrazzini parlando del­l’importante servizio di sicurez­za allestito spiega che si è anche interrogato sulla necessità di pro­pagandare le misure che in pra­tica potrebbero essere lette da qualcuno come una prova di for­za, un motivo per alimentare la tensione. Però, occorre pensare anche al cittadino, allo sportivo che magari vuole gironzolare du­rante le partite nei diversi punti di ritrovo del Cantone: queste persone devono sapere che vi sa­ranno sempre in servizio, di gior­no e di notte, pattuglie in divisa ed in civile, pronte ad entrare in azione quando il momento lo ri­chiederà. Pedrazzini fa intende­re che è necessaria una maturi­tà sportiva.

Celle per fermi temporanei
Alcuni giornali italiani, nei giorni scorsi, hanno pubblicato le foto delle celle per fermi temporanei che sono state allestite nella Sviz­zera interna. Il messaggio era chiaro ed era diretto a coloro che magari in occasione di manife­stazioni sportive, hanno la catti­va abitudine di infrangere la leg­ge. Anche in Ticino, nel Sopra e Sottoceneri sono state allestite strutture di questo genere che sa­ranno utilizzate in caso di neces­sità se vi saranno episodi tali da giustificare misure restrittive del­la libertà. Le persone che finiran­no in questi locali vi resteranno sino a quando la loro posizione non sarà chiarita.

Al Giudiziario i casi gravi

In caso di episodi gravi, che giu­stificheranno l’arresto, le perso­ne interessate verranno trasferite al carcere Giudiziario. Anche in queste strutture, già sollecitate in questi mesi per una serie di av­venimenti legati ad episodi di cri­minalità comune, ci si è prepara­ti all’eventualità di «arrivi» legati ad incidenti durante la manife­stazione sportiva. Tutti, ovvia­mente, sperano e continuano a ripetere «Che sia una festa dello sport»; però nessuno vuole cor­rere rischi. Lo stesso procurato­re pubblico Antonio Perugini ci ha parlato di normale attività del­la Procura con picchetti rinforza­ti per far fronte ad ogni evenien­za. «La legge – ha sottolineato – sarà applicata in modo inflessi­bile. Comprese le norme anti hooligans che riguardano pure i giovani, a partire dai 12 anni».

Lettera ai tifosi a rischio

In Ticino ci sono una trentina di tifosi, già conosciuti per una se­rie di episodi di violenza, che in questi giorni ha ricevuto una let­tera dall’autorità:una comunica­zione in cui li si invita a mantene­re un comportamento corretto durante la lunga manifestazione sportiva. Si tratta di persone che dovranno quindi mantenere, vi­ste le precedenti esperienze, un comportamento tranquillo. In Ti­cino saranno di stanza tre com­pagnie formate ognuna da un’ot­tantina di agenti antisommossa. Alcuni di loro potranno essere im­piegati in caso di necessità, oltre San Gottardo. Poi vi saranno gli agenti della Cantonale, delle Co­munali, le guardie di confine e gli altri addetti alla sicurezza. Diver­se le esercitazioni effettuate. Da sperare che non serva altro.

This entry was posted in Rassegna Stampa. Bookmark the permalink.