12.06.08 – La Regione – Piazza Grande – Ubs Arena

Mi permetto di rispondere alle lamentele apparse in que­sti giorni sui giornali, da parte di alcuni commercianti di Lo­carno. Tema: Ubs Arena. Lo faccio perché sono sicuro che dalla città non riceveranno al­cuna spiegazione. L’arena im­piantata nella tranquilla Piaz­za Grande di Locarno è al po­sto sbagliato! Hanno confuso la piazza con uno stadio. Non ci vuole molto a capire che il posto giusto di quella brutta, grande ed invadente struttura metallica, “ abbellita” di un telo verde, doveva essere al­l’interno della nuova rotonda in piazza Castello. È il suo luo­go naturale. La rotonda è già un’arena di suo: la memoria corre ai romani. Rotonda, sca­vata, chiusa, tre entrate, vici­na al nuovo autosilo. È il luogo perfetto. Non abbisogna di nul­la. Niente reti metalliche per bestie feroci, pochi agenti del­la sicurezza. Ma perché nessu­no ci è arrivato? Semplice. L’Ubs ha probabilmente detta­to le regole alla città: o in piaz­za o niente. E così la città come sempre ha mollato le braghe. Perché? Il problema sta a mon­te, forse. Da quando la piazza è stata pedonalizzata, c’è una fo­bia da parte di tutti, nel dimo­strare che il “ salotto” della città pulsa. Sembra quasi che qualcuno abbia a giustificare della bontà della scelta. Non si rassegnano all’idea di vedere una piazza vuota, deserta, qua­si metafisica. La città purtrop­po non sa progettare gli usi dei propri spazi. Ne è appunto l’e­sempio della rotonda in piazza Castello, che viene utilizzata solo durante il Festival del Film: dieci giorni all’anno. Sa­rebbe un contenitore ideale per spettacoli popolari come questo degli Euro 2008, dove l’afflusso di molte persone è fa­cilmente gestibile.
La Piazza Grande va lasciata in pace, e soprattutto vuota. Dopo anni di sovraccarico ha bisogno di rifiatare. Soprattut­to se salotto vuol essere non va usata per qualsiasi cosuccia. Si può impreziosirla solo fa­cendone un uso corretto e cen­tellinato. Mesi orsono si pro­clamava: “Abbiamo ridato la piazza ai cittadini”. Appunto, ai cittadini! Serve dunque qualcuno che sappia organiz­zare gli spazi giusti per gli av­venimenti giusti, e soprattutto sappia resistere alle pressioni degli organizzatori di eventi milionari.
MAURO MALISIA,TENERO

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