LOSANNA – Gli agenti della polizia cantonale vodese hanno deciso di osservare uno "sciopero" delle multe disciplinari per protestare contro il governo che si rifiuta di pagare "correttamente" le 17 000 ore supplementari effettuate nell´ambito dell´EURO 2008.
Un incontro svoltosi mercoledì fra una delegazione del Consiglio di Stato del canton Vaud e l´Associazione professionale dei gendarmi vodesi e del sindacato della polizia di sicurezza vodese è "terminato in uno scontro", annunciano le due associazioni in un comunicato congiunto oggi.
I sindacati di categoria hanno chiesto – invano – il pagamento delle ore supplementari in base ad una tariffa più elevata, nonché il versamento di un premio di 1´500 franchi per collaboratore, per compensare gli "inconvenienti" della manifestazione.
"Molto arrabbiate" per il rifiuto dei rappresentanti del governo, le associazioni annunciano una serie di azioni: gli agenti di polizia "si asterranno con effetto immediato dal notificare le multe disciplinari e rifiuteranno d´incassare denaro per le attestazioni". Altre azioni analoghe – minacciano le associazioni – potrebbero scattare nei prossimi giorni.
Il governo esaminerà la legalità di queste azioni, ha indicato nel pomeriggio il presidente del Consiglio di Stato Pascal Broulis, confutando l´accusa rivoltagli di voler "umiliare" le forze dell´ordine. Secondo il responsabile delle finanze, il pagamento delle ore supplementari non è contestato; l´esecutivo ha inoltre proposto di versare un premio di 700 franchi, "una somma superiore a quanto consentito in altri cantoni".
Pure a Ginevra
La questione degli straordinari in relazione con l´EURO è d´attualità pure a Ginevra, dove trattative sono in corso. In questo cantone lemanico, gli agenti avrebbero effettuato ore supplementari la cui retribuzione richiederebbe svariati milioni di franchi. Negli scorsi giorni, la stampa locale ha parlato di somme fra 4 e 12 milioni.
ats