Tutto è partito da un’intervista al consigliere federale Samuel Schimd che dopo la partita Croazia-Austria aveva dichiarato alla televisione svizzero-tedesca che l’incontro del giorno prima a Basilea tra Svizzera e Repubblica Ceca gli era piaciuto di più, a causa dell’assenza di fumogeni. Nessuno telespettatore li aveva però potuti notare perché le immagini di quella circostanza (così come del tentativo di invasione di un tifoso croato) erano state censurate.
Il direttore della SSR SRG in una successiva intervista si era detto "preoccupato" per la censura da parte della Uefa di alcune scene nell’intento di fornire un quadro “roseo” dell’evento calcistico.
Non si è fatta attendere la risposta della Uefa che tramite il suo portavoce William Gaillard ha dichiarato che "è stata una scelta editoriale della SSR di non mostrare i fumogeni e i tifosi croati che facevano pubblicità per una marca di birra e che tentavano di entrare sul campo da gioco."
Il solito gioco dello scarica barile, dove nessuno si assume alcuna responsabilità e a rimetterci come sempre sono i consumatori, in questo caso sotto le vesti di tifosi-telespettatori.
massimo sostegno a questo blog di controinfo, daje con l’agonismo polveroso e amatoriale, i grandi eventi e il calcio vetrina sono un vero insulto all’intelligenza e alle città che li ospitano.