Sembrava tutto vero stamani. Le bottiglie volavano per davvero. Veri i petardi. Vera l’auto in fiamme.
Da una parte la tifoseria aizzava chi sul fronte opposto cercava di ristabilire l’ordine, momentaneamente perso. Uno scenario violento, uno scontro che stamani al Centro Cantonale di Formazione della protezione civile di Rivera era solo un ipotesi, un esercitazione di quanto potrebbe accadere durante i prossimi campionati europei.Secondo il maggiore Decio Cavallini, episodi di violenza come questi sono ipotizzabili, soprattutto nelle grandi città dove si disputeranno le partite. “Sulla basa di quanto è successo in Germania durante i Mondiali nel 2006 dobbiamo ipotizzare scontri, anche particolarmente violenti”.
In Ticino scenari del genere non sono ipotizzabili – continua il maggiore Cavallini – ma la Polizia dovrà comunque trovarsi pronta. Sono state quindi costituite tre compagnie di mantenimento d’ordine, ognuna della quali conta di circa 80 uomini, provenienti dalla Polizia cantonale e dalle Polizie comunali. Stamani si è tenuta la seconda delle tre giornate previste per rivedere le modalità d’intervento contro eventuali tifosi violenti.In Ticino, durante il mese di giugno queste compagnie svolgeranno a turno, 24 ore su 24, un’attività di prevenzione là dove verranno collocati i maxi schermi, come le UBS arena.
Ma l’impegno maggiore sarà quello che potrebbe giungere da oltre Gottardo. Il maggiore Cavallini spiega che “una delle tre compagnie verrà inviata oltre Gottardo nel caso in cui le unità dislocate nelle città principali avessero bisogno di un ricambio o di un rinforzo”.Anche le stazioni ferroviarie saranno sotto l’occhio vigile della Polizia. Nel pomeriggio l’esercitazione ha cambiato scenario, ambientandosi proprio in una stazione, quella di Bellinzona, dove la Polizia ha incanalato i tifosi, fittizi, lungo un percorso di contenimento.
Ma dai campi di simulazione dove le bottiglie sono di plastica e dove i tifosi sono compagni di esercitazione, sabato prossimo per la sfida Bellinzona-San Gallo ci sarà il primo vero banco di prova. Un banco di prova temibile, a detta del maggiore Cavallini, in quanto la tifoseria del San Gallo è conosciuta come particolarmente ostile.
Articolo relativo alle esercitazioni di ieri apparso su La Regione ticino:
Europei di calcio, prove di ordine pubblico
Agenti della Cantonale e delle polcomunali a Rivera: esercitazioni per contrastare i tifosi violenti
Dal gruppo di ultrà si levano i cori all’indirizzo dei poliziotti schierati in tenuta anti-sommossa: « Buffoni, buffoni… La questura non ci fa paura… ». Un gendarme al megafono: « Vi diamo cinque minuti per disperdervi ». Niente da fare. Comincia il lancio di oggetti. Bottiglie, grossi pezzi di legno, petardi… Gli agenti iniziano a muoversi: avanzano, scudo e sfollagente nelle mani, fra cassonetti dell’immondizia e automobili dati alle fiamme dai tifosi. Sparano alcuni proiettili di gomma. Scontri. Alla fine gli hooligan abbandonano la zona. Scene di guerriglia urbana. Un’esercitazione. Al centro cantonale della Protezione civile di Rivera la polizia ticinese sta infatti affinando le tecniche di mantenimento dell’ordine pubblico in vista degli Europei di calcio, in programma negli stadi elvetici e austriaci. La speranza ovviamente è che Euro 08 sia una festa dello sport, bisogna però prepararsi ad affrontare il suo lato peggiore e cioè gli eventuali disordini che per quanto riguarda il Ticino potrebbero scoppiare in occasione dei “Public viewing”, la visione delle partite sui maxischermi installati nelle piazze. Per contrastare sul terreno i tifosi violenti ci saranno tre compagnie di agenti, ciascuna composta di un’ottantina di poliziotti, provenienti dalla Gendarmeria (la maggior parte) e da polcomunali. Tre compagnie che a turno copriranno le ventiquattro ore, pronte a intervenire durante Euro 08. Pronte a intervenire in tutto il cantone come al di là del Gottardo per rafforzare, se necessario, il dispositivo di sicurezza nelle città che ospitano i match (in tal caso a partire sarà una sola compagnia).
L’addestramento in queste settimane al centro della PCi di Rivera. « Tre i corsi, ognuno di tre giorni: il primo giorno è dedicato all’istruzione di dettaglio mentre gli altri due sono riservati alle esercitazioni, qui e in altri punti del territorio cantonale: oggi pomeriggio per esempio saremo alla stazione di Bellinzona e domani allo stadio di Cornaredo », ha spiegato il capo della Gendarmeria della PolTi, il maggiore Decio Cavallini, incontrando ieri a Rivera i giornalisti. Alla conferenza stampa indetta dalla Cantonale erano presenti anche Roberto Torrente e Silvano Stern, rispettivamente comandante e capo della sezione Circolazione e intervento della polizia comunale di Lugano, che ha messo ventisei agenti a disposizione delle compagnie preposte al mantenimento dell’ordine pubblico.
Per Euro 08 il conto alla rovescia è scattato. Quello di giugno sarà un mese piuttosto impegnativo per le forze dell’ordine: in seno alla Polcantonale ‘congelati’ congedi e vacanze, ha ricordato il comandante Romano Piazzini. A fronteggiare i tifosi violenti saranno chiamati anche gli agenti della Giudiziaria: « Si occuperanno degli interrogatori e delle denunce alla magistratura ». Le tre compagnie di agenti incaricate di sedare tumulti fanno parte del dispositivo denominato “Fair Play 08” e coordinato dal comandante della PolTi. Dispositivo che oltre alla polizia cantonale e ad alcune polcomunali include la polizia ferroviaria, le guardie di confine (« fungeranno da filtro alla frontiera »), i pompieri, i sanitari nonché il Centro comune di cooperazione di polizia e doganale di Chiasso che sotto lo stesso tetto riunisce autorità di polizia e di frontiera svizzere e italiane. Quest’ultima struttura, ha aggiunto Piazzini, « sarà tenuta a fare un apprezzamento costante della situazione per quanto riguarda fra l’altro i flussi di tifosi che attraverseranno il Ticino ».