Divieto d’accesso ad una determinata area, obbligo di presentarsi in polizia e fermo preventivo. La settimana prossimma in Gran Consiglio la Commissione della Legislazione proporrà di estendere a determinati raduni extra-sportivi le misure contro il tifo violento previste dalla Legge federale sulla salvaguardia della sicurezza interna. Misure previste, come scrive oggi il Corriere del Ticino, non solo per le partite di calcio o di disco su ghiaccio, ma anche per tutte quelle manifestazioni potenzialmente a rischio di scontri violenti, comprese le dirette di certi incontri su maxi-schermo e il carnevale. In vista di Euro 08 è stata già data ai Cantoni la facoltà di vietare ad una persona di accedere ad una determinata area, di obbligarla a presentarsi a certi orari al posto di polizia e di sottoporla nei casi più gravi a fermo preventivo.
A determinare il giro di vite che la Commissione sottoporrà al Gran Consiglio è stata la tragedia di Damiano Tamagni, il giovane di 22 anni che ha perso la vita a causa di un’aggressione avvenuta durante il Carnevale di Locarno. Inizialmente la Legislativa avrebbe dovuto occuparsi solo della modifica della Legge cantonale sulla polizia, che designa l’autorità competente per adottare le misure restrittive. Poi, a rapporto già firmato, è tornata a riunirsi e i commissari hanno concordato all’unanimità di sollecitare il «plenum » ad allargarne il campo d’applicazione.
Il principio è che questo genere di misure dovrebbe essere applicato anche a manifestazioni non sportive. Non potendo farlo subito, dal momento che le tre norme federali e la legge cantonale toccano unicamente lo sport, la Legislativa propone di intervenire nei prossimi mesi, quando si tratterà di aderire al «Concordato sulle misure contro la violenza in occasione di manifestazioni sportive», redatto dalla Conferenza dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia.
Quanto ai maxi-schermi, il provvedimento è pensato in vista delle UBS Arena che saranno organizzate per Euro 08 a Lugano e a Locarno. La commissione è consapevole che la chiave d’interpretazione può essere discutibile, ma intende comunque dare un’indicazione all’autorità che sarà chia¬mata ad applicare la legge federale – gli ufficiali di polizia ed eventualmente i pretori – affinché legga in modo estensivo gli articoli. Ai suoi occhi si tratta so¬lo di una questione di interpretazione.
In aula dovrà comunque essere sciolto anche il nodo dell’autorità competente ad adottare le misure restrittive. Il Governo proponeva di delegare questo compito al solo ufficiale della polizia cantonale. La Legislativa è invece dell’avviso che l’ufficiale debba essere competente solo per misure con durata fino a dieci giorni e che oltre tale limite sia il pretore a farlo, su proposta dell’ufficiale stesso. Questa modifica non è vista di buon occhio in polizia. Lo stesso Governo si è già espresso per restare alla versione originale.