05.03.2008 – Swissinfo – Un quinto “stadio” per accontentare i tifosi delusi

Un quinto "stadio" per accontentare i tifosi delusiIn Germania le trasmissioni pubbliche delle partite hanno attirato centinaia di migliaia di persone (Keystone)Altri sviluppiEuro 2008: cresce la gallina dalle uova d’oroEuro 2008: l’Uefa sorride, i gestori degli stadi si preoccupanoSul modello di quanto fatto in Germania durante i Mondiali, anche in Svizzera gli appassionati di calcio potranno seguire le partite dell’Euro 2008 su grande schermo in piccoli "stadi" allestiti in 16 città svizzere.Le UBS Arena potranno ospitare fino a 10’000 spettatori. Questo progetto ha però creato anche qualche malumore.Decine di migliaia di appassionati di calcio possono ormai mettersi il cuore in pace: seguire una partita degli Europei allo stadio sarà praticamente impossibile, a meno di non essere disposti a sborsare su internet 750 euro per Francia-Italia o 1’600 euro per la semifinale di Basilea.I tifosi delusi potranno comunque ritrovare un’atmosfera da stadio, o per lo meno un suo surrogato, in quello che è stato chiamato in maniera un po’ altisonante "il quinto stadio in Svizzera", che andrà ad affiancarsi ai quattro (Basilea, Berna, Ginevra e Zurigo) che ospiteranno gli incontri.Seguendo l’esempio dei Mondiali di Germania del 2006, anche in Svizzera si è infatti deciso di trasferire la competizione sportiva sulle piazze.In Germania le cosiddette ‘public viewing’ sono state un fenomenale successo: circa 18 milioni di persone hanno assistito alle trasmissioni pubbliche degli incontri.
Sicurezza
L’impulso iniziale è venuto dalla Confederazione, che vuole coinvolgere nell’avvenimento tutta la popolazione e non solo pochi privilegiati in possesso di un biglietto.Le autorità federali hanno pure tenuto conto di considerazioni legate alla sicurezza."Queste ‘public viewing’ permettono di decongestionare le zone attorno agli stadi, dove spesso vi sono delle tensioni. In Germania è stato provato che queste manifestazioni hanno permesso di diminuire la violenza", spiega Nicolas Paratte, di Perron 8, l’agenzia di Bienne incaricata dell’organizzazione.L’opportunità è stata colta al volo dalla più gragrande banca svizzera, l’UBS, principale sponsor di queste arene ribattezzate col suo nome.

Fino a 10’000 spettatori
Pensate proprio come un piccolo stadio, potranno ospitare da 4’000 a 10’000 persone, ossia circa 3 milioni di potenziali spettatori durante tutto il torneo. Oltre al tradizionale maxi-schermo (da 37 a 53 metri quadrati), i tifosi potranno ristorarsi (contrariamente agli stadi la birra è autorizzata) ed assistere a diverse animazioni.
Inoltre, in collaborazione con la SRG SSR idée suisse (la società radiotelevisiva svizzera) e l’UEFA sarà creato un programma televisivo destinato esclusivamente alle UBS Arena.I posti in piedi saranno gratuiti e accessibili senza nessun biglietto. La tribuna coperta sarà invece a pagamento. Per assistere agli incontri, i fan dovranno sborsare 11 franchi (16 per le partite della Svizzera, i quarti di finale, la semifinale e la finale).
Un prezzo che ha suscitato qualche malumore, anche perché inizialmente molti credevano che pure i posti in piedi fossero paganti. Secondo Nicolas Paratte, non si tratta di una somma esagerata: "Un biglietto per il cinema costa di più; inoltre durante i campionati del mondo vi sono stati dei ‘public viewing’ per i quali bisognava pagare anche per un posto in piedi".

Cinquanta candidati
Oltre alle quattro città che ospitano le partite (Ginevra, Zurigo, Berna e Basilea) e che organizzano autonomamente un ‘public viewing’, circa cinquanta località svizzere si sono candidate per accogliere una di queste arene.Il principale criterio di scelta è stato "geografico", spiega Nicolas Paratte. "Per noi è importante che la manifestazione coinvolga tutte le regioni del paese".Inoltre, le città dovevano essere d’accordo di partecipare al finanziamento.

Partecipazione ai costi
"Un’arena costa da 1,2 a 1,5 milioni di franchi. Una città deve partecipare con 100’000-200’000 franchi. In questa somma sono comprese le spese d’elettricità, la sicurezza all’esterno dell’arena e la raccolta della spazzatura".Questi costi hanno però dissuaso diverse città dal proseguire l’avventura. A Winterthur sono stati i cittadini ad avere l’ultima parola. In novembre, il credito di 665’000 franchi per creare una piazza dei tifosi e accogliere l’UBS Arena è stato bocciato da oltre il 56% dei votanti.Delle 50 che si erano presentate, in definitiva ne sono rimaste 16.Esclusività

Molte città hanno cambiato idea anche per un’altra ragione: gli organizzatori hanno preteso l’esclusività delle proiezioni. In altre parole, nelle località che accoglieranno le UBS Arena non vi sarà spazio per altri maxi-schermi.La decisione ha creato un certo malcontento. "Abbiamo voluto che le città che accolgono queste arene si consacrino interamente a questo progetto – spiega Nicolas Paratte. Ciò è anche nel loro interesse. Se la polizia deve sorvegliare diversi luoghi dove vi sono delle proiezioni pubbliche, garantire la sicurezza diventa molto più complicato".

Malgrado questi attriti, gli organizzatori sono fiduciosi: "La gente ha sempre meno voglia di restare a casa da sola o con un paio d’amici a vedere la partita alla televisione", sottolinea Paratte. Le prevendite per i posti in tribuna confermano questo entusiasmo: i biglietti per le partite della Svizzera sono andati a ruba. E su Internet cominciano pure a circolare dei biglietti… a prezzi maggiorati.

swissinfo, Daniele Mariani

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