SPORT & ECONOMIA
Si prevede una cifra d’affari globale tra 1,1 e 1,5 miliardi di franchi
Ignazio Bonoli
Dal 7 al 29 giugno si svolgerà in Svizzera e in Austria la Coppa europea di calcio per nazioni (Euro 2008). Si tratta di un avvenimento eccezionale per la Svizzera. Le cifre di previsione sono impressionanti: oltre un milione di spettatori nei quattro stadi che ospiteranno le partite, mentre le ritrasmissioni nelle «Arene» in varie città svizzere richiameranno dai 3 ai 5 milioni di appassionati.
Evidentemente un evento di questa portata genera un indotto notevole. Sulla base delle più recenti esperienze (l’Europeo in Portogallo nel 2004 (13 miliardi di entrate) e il Mondiale in Germania nel 2006 (18 milioni di spettatori), si può dire che la Coppa europea è capace di interessare una cerchia ben più vasta di quella degli appassionati di calcio. Di conseguenza, anche l’apporto economico sarà importante e travalicherà i limiti del non meno importante impatto d’immagine, pur prezioso, per un paese con molte regioni che vivono anche di turismo.
Accingendosi al compito non facile di valutare in termini monetari l’apporto economico di Euro 2008, il Segretariato di Stato all’economia (Seco) ne ha stimato globalmente tra i 640 e gli 860 milioni di franchi il valore aggiunto lordo. Esso dovrebbe infatti generare una cifra d’affari tra 1,6 e 2,2 miliardi di franchi di cui tra 1,1 e 1,5 miliardi con un impatto netto sull’economia nazionale, con il 56% in forma diretta. Gli effetti indiretti (moltiplicatori) sono dovuti ai consumi intermedi di terzi (31%) e ai consumi indiretti da redditi salariali (13%). Un altro studio precisa che saranno creati circa 6’300 posti di lavoro a tempo pieno sull’arco dell’anno e si registreranno 540’000 pernottamenti supplementari nel settore alberghiero.
Un primo studio sul probabile impatto economico di Euro 2008 era già stato fatto nel 2004. Ora è stato attualizzato, con la collaborazione dell’Ufficio federale dello sport e del coordinatore generale dei poteri pubblici Benedik Weibel. La valutazione del pubblico che assisterà alle partite è abbastanza semplice: si conoscono infatti il numero di biglietti messi in vendita e la capienza degli stadi. Più difficile risulta invece la stima del gran numero di persone che verranno in Svizzera a vario titolo (giornalisti, accompagnatori, delegati UEFA, ecc.), nonché la frequenza alle proiezioni nelle varie piazze (UBS Arena). Per questo sono stati elaborati due scenari, che vanno da un minimo di 2,8 milioni a un massimo di 5,4 milioni di spettatori. Partendo dalla stima che circa la metà degli spettatori sarà costituita da residenti, che frequenteranno soprattutto le ritrasmissioni nelle piazze, si valutano tra 800’000 e 1,16 milioni di pernottamenti, di cui tra 500’000 e 640’000 negli alberghi. Cifre che confermano le valutazioni dello studio citato in precedenza. È probabile che la grande maggioranza di questi pernottamenti sia dovuta a stranieri.
Di conseguenza l’apporto economico maggiore a Euro 2008 sarà dato da questa forma particolare di turismo. La spesa, secondo i due scenari si aggirerà fra i 250 e i 400 milioni di franchi. Si valuta che la spesa dei soli visitatori stranieri darà un contributo tra i 175 e i 250 milioni di franchi alla bilancia svizzera dei pagamenti. Gli esperti suddividono così l’apporto delle varie categorie di spesa: 44% per l’alimentazione, 30% per il pernottamento e 16% per spese nei negozi. Questi visitatori dovrebbero così produrre fino a 740 milioni di cifra d’affari, cioè quasi la metà della cifra d’affari valutata per tutta la manifestazione.
L’importanza dell’evento e i riflessi ad esso collegati richiedono un grosso impegno. Confederazione, cantoni e comuni (sia dove si trovano gli stadi delle gare, sia le piazze che ospiteranno le UBS Arena) spenderanno globalmente circa 140 milioni di franchi, di cui 70 milioni per la Confederazione (che prevede anche una riserva), 70 milioni per le città che ospitano le partite e 10 milioni per gli altri cantoni e città. In contropartita si prevedono entrate fiscali tra 80 e 110 milioni di franchi.
Evidentemente l’impatto economico più importante sarà nelle città e nelle regioni che ospiteranno le partite, ma anche in quelle che le varie squadre sceglieranno come sede. Per esempio la Germania ha scelto Ascona, ma anche Lugano ospiterà un campo d’allenamento della nazionale svizzera. A Basilea e Zurigo si avranno gli impatti diretti maggiori. Lo scenario più importante prevede una cifra d’affari di 170 milioni di franchi, un valore aggiunto di 90 milioni e un volume d’impiego pari a 900 posti di lavoro a tempo pieno.
Per conseguire le entrate dovute a questo avvenimento sportivo sono necessarie parecchie spese, soprattutto per i poteri pubblici. La sicurezza avrà infatti un ruolo molto importante. Il ritorno di immagine per la Svizzera sarà però rilevante, tanto più che il paese potrà profilarsi a livello internazionale come un ottimo organizzatore di eventi. Per terminare si possono ricordare anche le cifre che sono passate dalle casse dell’UEFA nella Coppa Europea organizzata quattro anni fa in Portogallo: entrate per 1,3 miliardi di franchi, di cui 200 milioni riversati alle squadre partecipanti, 490 milioni devoluti alle 53 associazioni membri, 263 milioni a coprire le spese di Euro 2004 e 271 milioni a copertura delle spese amministrative fino al 2008 e alle competizioni giovanili e femminili che accompagnano l’evento. L’utile netto per l’UEFA è stato quindi di 86 milioni di franchi.