19.06.08 – Sport.it – Gaffe tv svizzera, inno con testi nazisti

Le parole dell’inno tedesco usato durante il regime nazista sono comparse per sbaglio nei sottotitoli sulla televisione svizzera all’inizio della partita Austria-Germania.
Lo ha rivelato oggi il sito internet del quotidiano svizzero ‘Blick’. Durante l’inno tedesco prima della partita degli europei, il televideo dell’emittente elvetica Sf2 ha mandato in onda alla pagina ‘777’ per non udenti i sottotitoli del primo verso del brano "Deutschland, Deutschland ueber alles, Ueber alles in der Welt" (Germania, Germania, al di sopra di tutto nel mondo), strofa non più usata poiché ormai associata al Terzo Reich, spiega il giornale.
Citato dal Blick, il responsabile dei sottotitoli della Società svizzera di radio diffusione si è scusato. "E’ stato un errore imperdonabile. Ma non è stato motivato da cattive intenzioni", ha affermato Gion Linder "Le due addette alla trascrizione dei commenti sportivi avevano cercato le parole dell’inno su internet e sono capitate sulla vecchia versione" ha spiegato, precisando che "non rischiano il licenziamento", ha poi precisato.

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Come dargli torto…

Mentre i commercianti ticinesi stanno facendo gli scongiuri per evitare l’eliminazione della squadra tedesca dai quarti di finale (per l’impatto economico naturalmente… anche se personalmente di tedeschi il sottoscritto ne ha visti meno del solito qui in Ticino in questo periodo…), un simpatico signore, nell’opinione dei lettori di un quotidiano locale, si è addirittura permesso di esprimere il suo disappunto sugli europei e tutti i blablabla annessi.
Come dargli torto:
Grazie quindi ai cechi che ci hanno ridato il lume della mode­stia, al cittadino basilese Hakan Yakin per aver mantenuto la so­brietà quando ha buttato la palla nella rete turca, ricordandosi della storia famigliare che era dentro quella porta e dei poveretti che dal ’77 continuano a chiamarlo “svizzero di carta”, grazie a chi, dopo le prestazioni degli atleti in diretta, non ce l’ha proprio fatta a vedere anche quelle dei tuttologi mediatici. Come si dice? Quando è troppo, è troppo! Al prossimo europeo calcistico casalingo, fra un paio di secoli.”

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19.06.08 – La Regione – La Svizzera nel pallone

Il messaggio è stimolante: “Clicca per vedere le più belle imma­gini della nostra nazionale agli europei”.
Appare una piccola bandiera rosso crociata su grande sfondo bianco con sotto scritto: Fine.
È un po’ che lo dico: solo le sconfitte aguzzano l’ingegno, le vit­torie gasano ma danno aria alla retorica e alla fine quasi tutti ci restano male.
Certo, la cosa vale anche per gli altri, soprattutto per i nostri vi­cini di casa, che da un paio d’anni gironzolano zavorrati di tutto punto per mantenere i contatti quotidiani con gli altri terrestri, ma bisognerebbe smetterla di rincorrere il peggio in cambio di qualche lampadina accesa sulla ribalta internazionale.
Grazie quindi ai cechi che ci hanno ridato il lume della mode­stia, al cittadino basilese Hakan Yakin per aver mantenuto la so­brietà quando ha buttato la palla nella rete turca, ricordandosi della storia famigliare che era dentro quella porta e dei poveretti che dal ’77 continuano a chiamarlo “svizzero di carta”, grazie a chi, dopo le prestazioni degli atleti in diretta, non ce l’ha proprio fatta a vedere anche quelle dei tuttologi mediatici.
Come si dice? Quando è troppo, è troppo!
Al prossimo europeo calcistico casalingo, fra un paio di secoli.
CARLO CURTI, LUGANO

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19.06.2008 – ATS – Basilea si anima per la partita, fermati alla frontiera alcuni hooligan

BASILEA – L´attenzione per gli incontri in Svizzera del campionato europeo di calcio è ora rivolta a Basilea, che questa sera accoglie il primo quarto di finale fra Germania e Portogallo. Le guardie di frontiera hanno già respinto almeno una dozzina di hooligan. La città renana è fra l´altro confrontata con problemi di alloggio per l´incontro di sabato fra Olanda e Russia.

In totale le persone controllate sono state una cinquantina. A parte i respinti, gran parte di esse ha potuto proseguire il viaggio, hanno spiegato le guardie di confine. Traffico automobilistico e aereo sono stati più intensi del solito.
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euro08.noblogs.org di carta…

Durante il finesettimanasaremo presenti al Festate , festival di musica e culture dal mondo che come ogni anno avrà luogo a Chiasso. Presso lo stand di Indymedia sarà possibile trovare e ricevere una copia del print relativo ad euro08.nobogs.org.

Chi volesse stamparne una copia in anteprima lo può trovare qui (pdf)! 

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Anche i FanVillage restano deserti…

Dopo le UBS Arene, anche i Fanvillage non sembrano riscuotere molto successo. È notizia di oggi che la stragrande maggioranza dei 29 negozianti del "FanVillage" dell´EURO 2008 a Ginevra, delusi dagli andamenti degli affari, chiuderà i battenti già questa sera. Erano attese 20’000 persone al giorno, fino ad ora ne sono arrivate complessivamente 11’000.

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18.06.08 – ATS – ‘Così non va!’, i commecianti del “FanVillage” se ne vanno

La stragrande maggioranza dei 29 negozianti del "FanVillage" dell´EURO 2008 a Ginevra farà i bagagli questa sera. Delusi dall´andamento degli affari, essi chiedono agli organizzatori il rimborso del prezzo di locazione: 36 000 franchi per bar e ristoranti e 4000 franchi per le bancarelle di artigianato.

Invece delle 20 000 persone al giorno promesse dagli organizzatori, il "FanVillage" – allestito nei pressi di Vessy (GE) – ha riunito complessivamente poco più di 11 000 persone. L´annesso campeggio, destinato appositamente ai tifosi, ha chiuso i battenti a mezzogiorno. I negozianti – di cui soltanto tre hanno deciso di rimanere – hanno preso un avvocato: l´ex consigliere di Stato socialista Christian Grobet.

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17.06.08 – La Regione – Euro 08 in Ticino, un calcio al tifo violento

Un
calcio al pallone, ma soprattutto un calcio al tifo violento. Per il
dispositivo di sicurezza ticinese la prima settimana di Euro 08­stata
decisamente tranquilla: vittorie e sconfitte negli stadi d’oltre
Gottardo e in Austria non si sono tradotte a sud delle Alpi in risse o
atti vandalici. Complice anche la contenuta affluenza di pubblico nelle
piazze con maxischermo (i public viewing) dovuta in parte al maltempo.
Non siallora un po’ esagerato col dispositivo d’ordine?­

No

– risponde il comandante della polizia cantonale

Romano Piazzini


–.

Col senno di poi si pudire tutto e il contrario di tutto. Nella
messa a punto del dispositivo sitenuto conto anche delle informazioni
dei colleghi tedeschi quando ci hanno raccontato cos’era successo

in Germania in occasione dei Mondiali. Senza poi dimenticare che
l’obiettivo della Svizzera, essendo uno dei due paesi che ospita gli
Europei di calcio, era ed­quello di evitare a tuti i costi disordini.
Si­proceduto pertanto a istruire in maniera adeguata gli agenti.vero,un
dispositivo imponente. Che permette perdi dissuadere i tifosi da atti
violenti

­. In seno alla Cantonale congedi e vacanze sono stati sospesi per
l’intero periodo di Euro 08. Non solo per mantenere l’ordine nelle
manifestazioni legate alla rassegna sportiva, ma anche per assolvere i
compiti legati all’attivit ordinaria. Sul terreno ci sono quindi
piagenti del solito.

L’intensificazione dei controlli in generale, grazie alla maggiore
disponibilitdi personale su cui possiamo contare in questi giorni,

ci fa ritenere che il tasso di criminalit in Ticino si sia abbassato

– afferma Piazzini –.

L’impressione ­abbastanza fondata: lo dicono i primi dati. A fine mese comunque vedremo cosa ci dicono le statistiche
.
Nelle prossime settimane di Euro 08 cambierà qualcosa per quanto riguarda il dispositivo di sicurezza?
­

Quotidianamente cerchiamo, dal profilo operativo, di adattarlo alle
esigenze del momento e al grado di rischio delle partite. Gli agenti
non direttamente ingaggiati nel mantenimento dell’ordine in occasione
degli eventi collegati agli Europei vengono impiegati in altri settori:
lotta allo spaccio di stupefacenti, ai furti, controlli nell’ambito
della circolazione stradale, per citarne alcuni

­. Per Euro 08 ogni mattina si tiene

un rapporto fra gli attori della sicurezza in Ticino: polizie comunali,
guardie di confine, polferroviaria, Protezione civile, cellula di
condotta, quella informativa e i contingenti operativi della Cantonale:
Polizia giudiziaria e Gendarmeria. Il dispositivocoordinato dal
comandante della PolTi.

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SSR – UEFA: Il gioco dello scarica barile

Tutto è partito da un’intervista al consigliere federale Samuel Schimd che dopo la partita Croazia-Austria aveva dichiarato alla televisione svizzero-tedesca che l’incontro del giorno prima a Basilea tra Svizzera e Repubblica Ceca gli era piaciuto di più, a causa dell’assenza di fumogeni. Nessuno telespettatore li aveva però potuti notare perché le immagini di quella circostanza (così come del tentativo di invasione di un tifoso croato) erano state censurate.
Il direttore della SSR SRG in una successiva intervista si era detto "preoccupato" per la censura da parte della Uefa di alcune scene nell’in­tento di fornire un quadro “ro­seo” dell’evento calcistico.
Non si è fatta attendere la risposta della Uefa che tramite il suo portavoce William Gaillard ha dichiarato che "è stata una scelta editoriale della SSR di non mostrare i fumogeni e i tifosi croati che facevano pubblicità per una marca di birra e che tentavano di entrare sul campo da gioco."

Il solito gioco dello scarica barile, dove nessuno si assume alcuna responsabilità e a rimetterci come sempre sono i consumatori, in questo caso sotto le vesti di tifosi-telespettatori.

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16.06.08 – Tio – SRG: ‘l’UEFA censura le immagini’. La risposta: “Stupidaggini”

"Sono delle
stupidaggini". Con queste parole l´Unione europea delle federazioni di
calcio (UEFA) respinge le critiche della SRG SSR idée suisse in merito
alla presunta "censura" applicata dalla stessa UEFA alle immagini
televisive dell´EURO 2008. I filmati contestati erano "assolutamente
disponibili", afferma.

In un´intervista pubblicata ieri
dalla "SonntagsZeitung" il direttore generale della SSR Armin Walpen
affermava che le immagini delle partite trasmesse alla televisione
vengono vagliate e "ripulite" dalla UEFA, nell´intento di fornire un
quadro "roseo" dell´importante manifestazione calcistica attualmente in
corso in Svizzera e Austria.
Non sono quindi stati trasmessi i
fotogrammi di fumogeni, bandiere in fiamme e tifosi esagitati filmati
nel corso della partita Austria-Croazia di domenica scorsa. Una pratica definita da Walpen "più che problematica" dal punto di vista della deontologia giornalistica.

"Sono
affermazioni fatte senza alcun fondamento", ha replicato stamane sulle
onde della radio romanda RSR il portavoce della UEFA William Gaillard.

Egli afferma che "è stata una scelta editoriale della SSR di non
mostrare i fumogeni e i tifosi croati che facevano pubblicità per una
marca di birra e che tentavano di entrare sul campo da gioco."

Secondo Gaillard, "prima
di esprimersi, la SSR dovrebbe parlare con i suoi produttori che sono
in contatto con i nostri tecnici tutti i giorni e che lavorano assieme
da due anni per definire la filosofia delle trasmissioni.
Questi
potrebbero spiegarle che le immagini, se la SSR avesse voluto
diffonderle, erano disponibili su uno dei dieci flussi video che
forniamo ai nostri clienti".

Il portavoce della SSR Daniel Steiner, interpellato dall´ATS, ha sostanzialmente confermato le indicazioni di Gaillard. "È vero che la UEFA mette a disposizione tutte le immagini, ma nella pratica non è così semplice utilizzarle", ha affermato.

Per poterle impiegare devono infatti essere prima rimaneggiate, ad esempio durante la pausa. "Per essere più rapidi abbiamo bisogno di nostri tecnici nello stadio", ha aggiunto Steiner.
Finora ciò era il caso solo nelle partite giocate a Basilea (quelle
giocate dalla nazionale rossocrociata, ndr). Dai quarti di finale
saranno installate due telecamere anche allo stadio di Vienna.

La SSR non cerca un conflitto con la UEFA, ha detto Steiner.
È però vero che le società private producono sempre più spesso le
trasmissioni sportive, ad esempio corse automobilistiche o i giochi
olimpici, cosa che compromette l´indipendenza giornalistica delle
televisioni.

La settimana scorsa, la UEFA aveva giustificato tale pratica affermando di non voler fornire visibilità ai tifosi estremisti.
Inoltre tali scene non sarebbero "rilevanti" ai fini del commento
sportivo. Ciò non aveva impedito alla televisione tedesca ARD durante
la partita Germania-Croazia di mostrare per alcuni secondi, dopo la
prima rete croata, il settore dei tifosi croati dove bruciavano alcuni
fumogeni. Non è tuttavia chiaro se tali immagini siano state trasmesse
con il marchio della UEFA o se si tratti di fotogrammi girati dai
cameramen supplementari della ARD.

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