La storia di una non più squadra


Fra i vari stadi che ospiteranno Euro08, ci sarà pure quello di Salisburgo. Il futuristico Wals-Siezenheim Stadion (dal nome del comune sul quale è ubicato), la cui ristrutturazione è terminata nel luglio del 2007, avrà una capienza di 30’000 posti a sedere.
 
Nulla di strano in tutto questo, tutti gli stadi che ospiteranno le partite di Euro08 sono stati ricostruiti o sono in via di ristrutturazione.

Quello che invece insospettisce o rende perlomeno perplessi è quanto si vede appena varcati i tornelli dello stadio, dove da subito nell’occhio il grande logo di una famosa multinazionale di bevande energetiche: la Red Bull.
Il disegno dei due tori che si incornano, costruito a mosaico con le migliaia di seggiolini dello stadio, è posizionato laddove nei normali stadi è presente il nome o il logo della squadra che disputa le partite casalinghe.
Cosa c’entra quindi il brand Red Bull con la città di Mozart? Una trovata pubblicitaria? In parte, o meglio, qualcosa di ancora peggio!

La compagine calcistica della città storicamente conosciuta come SV Austria Salisburgo (SV Austria Salzburg),col passaggio di proprietà alla società austriaca di bevande Red Bull nel 2005, ha cambiato nome, colori sociali e gagliardetto. Red bull si è quindi comperata una squadra di calcio intera, eliminando qualsiasi aspetto storico, affettivo, sociale e relazionale che legava i tifosi e la città intera alla propria squadra di calcio. Il nome della squadra è diventato Red Bull Salisburgo, i colori sociali sono cambiati e pure il logo ha ora come effige i due tori della nota bevanda.

Questa operazione con meri fini commerciali, senza nessun tipo di rispetto per i tifosi dell’ormai ex Austria Salisburgo, sollevò una protesta popolare che coinvolse sportivi di tutt’Europa che mostrarono la loro solidarietà con i tifosi austriaci esponendo lo striscione: Via i mercanti dal tempio, via Red Bull da Salisburgo. Violett-Weiss seit 1933.
L’indignazione popolare purtroppo non servì a far cambiare idea ai vertici della multinazionale che il 6 aprile 2005 ufficializzarono l’acquisto della squadra e il successivo cambio di nome in Red Bull Salisburgo.
I tifosi della storica squadra non ci stettero e, non riconoscendosi più in questa nuova squadra, prima promossero un boicottaggio anti-Red Bull che costò loro varie diffide ed in seguito decisero di fondare l’SV Austria Salisburgo, una nuova squadra dilettantistica, con il suo nome storico e che gioca tutt’ora nelle leghe amatoriali del calcio austriaco.

La famosa multinazionale delle bevande energetiche non è comunque nuova ad atteggiamenti simili. Ultimo in ordine cronologico, la pretesa di di accaparrarsi i diritti del colore blu/silver (000F75/A6ABB5) usato nel brand della sua bevanda (operazione ripresa pure da Deutsche Telekom)

Qual’è il legame di questa storia con euro08? I rimandi sono innumerevoli: dal palese (ab)uso di tecniche di naming right  alla concezione distorta di sport e manifestazione sportiva fino all’idea di stadi come nonluoghi.

Una storia che ha come protagonista Red Bull, ma potrebbe benissimo appartenere ad uno degli innumerevoli sponsors di euro08…

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One Response to La storia di una non più squadra

  1. gabri says:

    è vero hai ragione

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