Euro08 un format per il tifo

Qui di seguito la riflessione dei Boys Parma sull’ultima trovata messa in atto negli stadi di euro08 per animare e dirigere il tifo delle varie nazionali. Dal calcio al reality-calcio dove nemmeno più il tifo può essere libero.

"Il tifo, per essere vero, dev’essere libero. Libero di esprimere sentimenti e opinioni, incitamenti e critiche. Libero d’esternare il pensiero della base (ultras e tifosi) senza condizionamenti dall’alto (società e sponsor). Intimoriti dal tifo libero e popolare, i vertici del calcio nazionale ed internazionale stanno adottando politiche per disgregare i Gruppi organizzati e per pilotare le attività delle tifoserie. Agli Europei in corso quest’attività è ancora più esplicita: animatori prezzolati dirigono le masse secondo un preciso format (uguale per tutti, mai scomodo, e sempre "politicamente corretto"). Le competizioni per nazioni, in generale, non hanno Gruppi organizzati di ultras e tifosi e sono frequentate da un pubblico che non è quello abituale delle Curve. Condizioni ideali per chi punta a controllare e dirigere gli spettatori".

Leggi la rassegna stampa:  "Gioca jouer" e lo stadio sa di villaggio vacanze

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3 Responses to Euro08 un format per il tifo

  1. matteo2004 says:

    Come detto visione estrema della situazione!
    Basta prenderla per quello che è ossia nulla di così tanto importante da perderci tempo.

  2. leo says:

    La differenza c’è ed è abissale se permetti! Il giuppino della uefa lo fa perché viene pagato e perché i responsabili degli europei vorrebbbero creare quel clima da “bombonera” che alcuni tifosi di alcune squadre di club riescono a creare. Quegli stessi tifosi che però eufa e federazioni non vogliono allo stadio perché essendo calorosi ed appasionati magari non sono così disciplinati come i “tifosi da europei e da grandi occasioni”. La soluzione qual è? Mettono lì un giuppino che di quei colori e della maglia non gliene importa nulla e cerca di manipolare la massa per i suoi fini e di quelli che lo stipendiano.

    Una persona con un megafono in mano invece prima di tutto è una persona che lo fa per passione e perché crede in quello che fa. È una persona conosciuta in curva perché con questa persona in molti hanno condiviso gioie, dolori ed ore ed ore su un bus o in un qualche magazzino per preparare del materiale. È una persona che fa parte del tifo ed è parte integrante di una curva. Risponde ad un bisogne che viene dal basso, dalla gente che in curva ci va, mica dai vertici dei palazzi che per far sembrare più interessanti e più divertenti le partite mettono lì una persona completamente estranea che ordina cosa fare.
    Non mi pare così difficile…

  3. matteo2004 says:

    Visione un pò estrema ma come hai ben detto gli spettatore che trovi negli stadi agli europei difficilmente li trovi allo stadio la domenica.
    In fondo tutte le curve hanno il capo curva qui c’è uno che lo fa per lavoro, si da fastidio che sia la UEFA ad averlo ingaggiato ma non si allontana dal tipico capo curva con il megafono che si sgola per tutta la partita.

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