26.06.2008 – Repubblica – ZDF PENSA CAUSA CONTRO UEFA PER BLACKOUT

La televisione pubblica tedesca Zdf potrebbe chiedere i danni all’Uefa per un blackout che per qualche minuto ha interrotto la diretta da Basilea della semifinale di Euro 2008 tra Germania e Turchia. "Questa cosa non finisce qui", ha detto oggi nel corso di una conferenza stampa il capo del servizio sport di Zdf, Dieter Gruschwitz. Secondo Gruschwitz il blackout avrebbe impedito di stabilire un primato assoluto di ascolti in Germania, nonostante l’alto share per la semifinale di ieri. L’Uefa, oltre a organizzare gli Europei, fornisce le immagini alle tv di tutto il mondo. La semifinale tra Germania e Turchia è stata seguita su Zdf in media da 29,54 milioni di persone, con un picco di 32,74 milioni di telespettatori. La cifra non comprende le persone che hanno seguito la gara sui maxischermi (500mila solo a Berlino). Solo la semifinale giocata e persa contro l’Italia durante i Mondiali del 2006 ha avuto un maggior numero di telespettatori con una media di 29,66 milioni. Per gli Europei di calcio, invece, la partita con la Turchia ha stabilito un nuovo record in Germania. Le interruzioni del segnale sono durate nel complesso circa sei minuti. La Zdf, dopo una seconda interruzione, ha dovuto prendere le immagini della gara dal canale svizzero Sf1, uno degli unici a non avere avuto problemi perchè collegato allo stadio di Basilea tramite la fibra ottica. (26/06/2008) (Spr)

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Basilea: tribune pericolanti evacuate

(post aggiornato alle 18:44)

Alla faccia della "sicurezza" tanto sbandierata: ieri sera dopo la partita germania-turchia, le tribune della fanzone di Basilea hanno iniziato a scricchiolare e hanno dovuto essere sgomberate.
Bilancio della serata: 21 fermi e almeno 250 persone che hanno necessitato di soccorsi. Maggiori info…

Anche a Muralto si segnala qualche tafferuglio (o rissa?) fra turisti e giovani locali. 

E se la "sicurezza" ha lasciato a desiderare, anche dal punto di vista tecnico si sono potute notare delle pecche, durante la partita di ieri vi sono state diverse interruzioni tecniche della trasmissione (per un totale di 6 minuti) che hanno pregiudicato la fruizone dell’evento. La UEFA si scusa e incolpa il cattivo tempo a Vienna.

Da segnalare poi diverse aggressioni razziste nella zona di Dresda ai danni di locali specializzati in kebab (due feriti lievi ed ingenti danni materiali).

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26.06.08 – Tio – Botte tra tifosi tedeschi e ticinesi, un 18enne all’ospedale

Muralto – Si è risolto
con un leggero ferimento di un 18enne il tafferuglio nato ieri sera
verso le 2145 a Muralto. Alcuni giovani tifosi della Germania, in
vacanza sulle rive del Lago Maggiore (versante italiano) stavano
passeggiando inneggiando alla loro squadra e cantando l’inno della
Germania.

All’altezza del McDonald’s sono stati avvicinati da
un gruppetto di giovani locali e per cause che l’inchiesta di polizia
dovrà stabilire, tra loro è nato un tafferuglio a seguito del quale un
tifoso tedesco di 18 anni è rimasto ferito.

Sul luogo sono
intervenuti i militi del SALVA che lo hanno trasportato all’ospedale
per degli accertamenti. A detta dei medici non ha riportato ferite di
grave entità.

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26.06.09 – RTSI – Costruzione pericolante, evacuata Fanzone a Basilea

Ispezionata l’installazione e spettatori sgomberati

26.06.2008, 08:53 | Gli spalti di una delle «Fanzone» di Basilea hanno dovuto essere sgomberati ieri dopo la semifinale dell’Euro 2008 che opponeva la Germania alla Turchia. Erano diventati instabili. Dopo che rumori sospetti sono stati segnalati su questa installazione situata in riva al Reno, sommozzatori e soccorritori a bordo di un canotto di salvataggio hanno ispezionato le gradinate constatando come la costruzione fosse diventata pericolante, ha indicato all’ATS un portavoce della polizia. Dopo la partita, i servizi di soccorso basilese hanno invece dispensato cure a più di 250 persone e la polizia ha fermato 21 persone in seguito a piccole risse scoppiate tra tifosi delle due squadre. Tuttavia nella città renana non si è prodotto alcun incidente grave, malgrado la presenza di 110’000 persone. Il Dipartimento basilese della sicurezza ritiene di aver mantenuto la situazione sotto controllo prima, durante e dopo l’incontro.

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25.06.08 – La Regione – Zurigo non è una città per i turisti del calcio: nessun pienone negli alberghi

Zurigo
– Gli alberghi delle città ospi­tanti hanno ampiamente approfittato di
Euro 2008. Berna e Basilea in particolare si rallegrano per la presenza
degli olan­desi. Soddisfatta anche Ginevra, mentre a Zurigo il bilancio
è meno positivo.
«

L’aver accolto le partite del girone a gruppi della nazionale
olandese è stato come una vincita al lotto: molti tifosi arancioni ci
hanno detto che ritorneran­no

», ha dichiarato all’Ats il presidente degli albergatori bernesi
Patrick Scher­rer. Nei giorni delle partite allo Stade de Suisse, tutti
gli alberghi erano al comple­to

e anche negli altri giorni erano poche le camere libere.
Thomas Lüthi, vicedirettore di Berna Turismo, ritiene che la capitale
potrà ap­profittare anche in futuro dei turisti olandesi. Sono già in
corso discussioni con gli albergatori e Svizzera Turismo per definire
la strategia del dopo Euro. Anche a Basilea gli alberghi, già pieni
durante le partite del girone a gruppi, hanno approfittato della
pacifica invasio­ne arancione. La festa continua oggi con la semifinale
fra Germania e Turchia, per la quale sono attesi molti tedeschi.

Urs Hitz, vicepresidente degli alberga­tori renani, si dice certo dell’impatto po­sitivo a lungo termine: «

Basilea si trova sull’asse autostradale nord-sud e c’è da
aspettarsi che molti tedeschi e olandesi, ora che hanno conosciuto la
città, si ferme­ranno da noi anche in futuro, prima di proseguire il
viaggio

».
Anche a Ginevra gli hotel erano prati­camente completi nella prima metà
di giugno. Dati precisi non sono ancora di­sponibili, ma i risultati
sono in ogni caso migliori di quelli dello stesso periodo del 2007, ha
dichiarato il presidente dell’as­sociazione

degli albergatori Paul Mülle. A Zurigo è invece escluso che gli
alber­ghi registreranno i risultati eccezionali del giugno 2007. Gli
hotel a quattro o cin­que stelle hanno registrato un calo, men­tre
quelli delle categorie inferiori hanno approfittato maggiormente
dell’evento, dice il presidente degli albergatori zuri­ghesi Jörg
Arnold. Molti uomini d’affari e clienti agiati hanno evitato la città a
causa del rumore della ‘fan-zone’. Sono stati rinviati anche diversi
seminari e viaggi d’affari, per i quali giugno è uno

dei mesi più importanti.

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Euro08 un format per il tifo

Qui di seguito la riflessione dei Boys Parma sull’ultima trovata messa in atto negli stadi di euro08 per animare e dirigere il tifo delle varie nazionali. Dal calcio al reality-calcio dove nemmeno più il tifo può essere libero.

"Il tifo, per essere vero, dev’essere libero. Libero di esprimere sentimenti e opinioni, incitamenti e critiche. Libero d’esternare il pensiero della base (ultras e tifosi) senza condizionamenti dall’alto (società e sponsor). Intimoriti dal tifo libero e popolare, i vertici del calcio nazionale ed internazionale stanno adottando politiche per disgregare i Gruppi organizzati e per pilotare le attività delle tifoserie. Agli Europei in corso quest’attività è ancora più esplicita: animatori prezzolati dirigono le masse secondo un preciso format (uguale per tutti, mai scomodo, e sempre "politicamente corretto"). Le competizioni per nazioni, in generale, non hanno Gruppi organizzati di ultras e tifosi e sono frequentate da un pubblico che non è quello abituale delle Curve. Condizioni ideali per chi punta a controllare e dirigere gli spettatori".

Leggi la rassegna stampa:  "Gioca jouer" e lo stadio sa di villaggio vacanze

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24.06.08 – Corriere dello sport – “Gioca jouer” e lo stadio sa di villaggio vacanze

Ti hanno detto che sei allo stadio, ma perché invece ti sembra di stare
al campo scout dell’animazione cattolica? Tutti insieme, su le mani:
alè, alè, alè. Un paio d’ore prima delle partite succede questa cosa da
villaggio vacanze. Ci sono due tipi, uno per curva, avvolti nella
bandiera nazionale, stanno in campo rivolti ognuno verso la propria
platea d competenza. Li hanno pagati per intrattenere i tifosi delle
due squadre. Scaldano l’ambiente, attaccano con i cori da stadio, alé,
alé, alé, fanno un po’ di karaoke, si agitano tanto, magari troppo. Se
gioca l’Italia lo show-man è italiano e urla: «Siamo tutti italiani».
Boato. Se gioca la Turchia lo showman è turco e urla: «Siamo tutti
turchi». Boato. Hanno studiato bene la parte e deve essere un po’ che
si preparano, perché finora non è mai capitato che un italiano urlasse:
siamo tutti turchi.
Americanata allo stato puro, e sa tanto di allegria pompata questo
revival del «gioca jouer» di Cecchetto. Com’era? Dormire. Salutare.
Autostop. Ok ragazzi, adesso cerchiamo di farlo meglio, diceva
Cecchetto, e via così. A un certo punto fanno anche un giochino: sul
megaschermo dello stadio appare un’area di rigore, c’è il pallone, c’è
il portiere, e chi tira siamo noi, anzi loro: i tifosi. E’ un
decibel-rigore, cioè: più la curva urla e più il pallone va veloce. C’è
di peggio, ma almeno i tifosi la sfangano prima dell’inizio e – tra un
wurstel e un corretto – evitano di menarsi. Qui Euro 2008, siamo già
entrati nell’era del calcio-reality, con l’animatore in studio che
chiama l’applauso, la prossima tappa saranno le risate preregistrate.
Tutti insieme, su le mani: alé, alé, alé. Dormire. Salutare. Autostop.

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A proposito di inni nazionali

È stato pubblicato oggi su un quotidiano locale un interessante articolo sulla retorica che sborda nei salmi nazionali con un utilie consiglio per chi proprio non potesse fare a meno di rimanere incollato al televisore durante le partite: accendere l’apparecchio con quei 5 minuti di ritardo che evitano l’ascolto degli inni nazionali.
"Ogni volta faccio in
modo di per­dere gli inizi delle partite, non perché sia un
ritardatario nato ma per evitare uno di que­sti momenti per me
fastidiosi: l’esecuzione degli inni nazionali. Trovo che bisognereb­be
abolirli, poiché estranei allo spirito di una manifestazione che
dovrebbe essere un momento di incontro e non di scontro. C’è poi la
questione dei testi: leggerli oggi è per lo meno come vedersi offrire
in omaggio un televisore in bianco e nero o una locomotiva a vapore
".
Leggi l’articolo: inno(cente) mica tanto

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24.06.08 – La Regione – inno(cente) mica tanto

Quando
posso seguo in tv gli incontri serali di calcio degli Europei, e dato
che quasi sempre posso… tifo per i più deboli e quindi ho pensato
anch’io

Hopp Schwiiz;

ma soprattutto tengo a quelli che giocano meglio e che sanno diver­tire
chi sta fuori dal campo di gioco. Sì, il calcio mi piace ( anche se
preferisco l’hockey); un po’ meno ciò che gli sta attor­no e che
finisce con il soffocarlo, ad esempio in occasione di tornei
internazionali: olim­piadi, campionati del mondo o europei che siano.
Fastidi grassi se penso ai problemi del mondo. Ogni volta faccio in
modo di per­dere gli inizi delle partite, non perché sia un
ritardatario nato ma per evitare uno di que­sti momenti per me
fastidiosi: l’esecuzione degli inni nazionali. Trovo che bisognereb­be
abolirli, poiché estranei allo spirito di una manifestazione che
dovrebbe essere un momento di incontro e non di scontro. C’è poi la
questione dei testi: leggerli oggi è per lo meno come vedersi offrire
in omaggio un televisore in bianco e nero o una locomotiva a vapore.
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23.06.2008 – Tio – Giubiasco, colpi di fucile fuori dal bar dopo Spagna Italia, fermato dalla polizia

GIUBIASCO – Domenica sera, attorno alle ore 23:30, la Polizia è stata allarmata poiché in zona Saleggi a Giubiasco, sono stati esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco. Infatti, stando alle prime informazioni raccolte direttamente sul posto, sembrerebbe che un uomo che aveva appena finito di assistere alla partita di calcio Spagna-Italia, sia uscito da un locale pubblico e, dopo aver estratto un fucile dalla propria vettura, abbia esploso alcuni colpi in aria. Sul posto sono intervenute immediatamente diverse pattuglie della Polizia Cantonale e Comunale. Gli agenti hanno fermato l’uomo, autore del gesto, e lo hanno condotto presso il posto di Polizia per interrogarlo. I motivi del gesto non sono noti ma è facilmente presumibile che siano da ricondurre alla fine dell’incontro. Potrebbe essere quindi una bravata che però rischia di costare cara all’autore.

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